Calciatore italiano. Esordì in serie A
nel 1972 giocando nell'Atalanta. Nel 1974 passò alla Juventus, con la
quale ottenne i suoi migliori successi: conquistò sette scudetti (1975,
1977, 1978, 1981, 1982, 1984, 1986), due Coppe Italia (1979, 1983), una Coppa
delle Coppe (1984), una Coppa Uefa (1977), una Coppa dei Campioni (1985), una
Supercoppa (1985) e una Coppa intercontinentale (1985). Perno fondamentale della
difesa della Nazionale vincitrice dei Campionati del Mondo nel 1982,
S.
ereditò da Zoff nello stesso anno la fascia di capitano degli Azzurri.
Nel 1986 lasciò la Nazionale; l'anno successivo si ritirò dal
calcio giocato per diventare allenatore in seconda della Juventus, accanto allo
stesso Zoff. Nella sua nuova veste, nel corso di una trasferta in Polonia dove
doveva visionare la squadra del Gornik Zabre, muore in seguito a un grave
incidente stradale. Comunemente considerato uno dei liberi più forti di
sempre, oltre che per le sue grandi doti tecniche,
S. è
unanimemente rimpianto per la sua estrema correttezza, in campo e fuori, come
dimostra il fatto che non è mai stato espulso (Cernusco sul Naviglio,
Milano 1953 - Babsk, Polonia 1989).